Nel film "La Febbre" di d'Alatri (la cui visione straconsiglio a tutti, perchè è un bel film, con una bellissima regia e con una sceneggiatura da lode e soprattutto Fabio Volo, che io adoro...) c'è questa poesia di questo autore antillano, Derek Walcott, per chi fosse interesato è tratta dal libro "Mappe del Nuovo Mondo". Buona lettura.
Amore dopo amore - Derek Walcott
Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,
e dirà: Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero, che era il tuo Io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. E’ festa: la tua vita è in tavola.
venerdì, aprile 20, 2007
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6 commenti:
mica me l'avrai fregato??????
non trrovo più nemmeno la donna abitata di gioconda belli, come m i innervosisco....
piciola ti tocca di fare una catena vai vedere il mio blog
no, mamma, non sapevo nemmeno che ce l'avevi...e la donna abitata me l'ha regalato andrea...!
Bella poesia e bel film, lo vidi a suo tempo al cinema...
Bellissimo film! Uno spaccato sulla realtà lavorativa contemporanea!
Brava lasposina.
io ho visto il film di recente e non è che mi sia piaciuto poi tanto! inoltre ha confermato la mia antipatia x Fabio volo...l'unico film in cui mi è piaciuto è stato Casomai..sempre di D'Alatri!
Grazie lasposina!!!
Non condivido il tuo entusiasmo per Volo...ma tutto il resto sì: regia creativa, film piacevole, musica fantastica (dei migliori Negramaro), e questa incantevole poesia.
Brava!!!
Un abbraccio,
michelav - Terni
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