domenica, febbraio 18, 2007

Cars


Vi dirò la verità, Roma mi manca ancora e so che non smetterà mai di mancarmi, che sarò sempre con la mente verso di lei e verso tutto ciò che rappresenta, inutile dirsi bugie o fantasticare su idee e atteggiamenti futuri...
Questa foto molto romana (fatta dal nostro fotografo ufficiale Fra) per darvi un'idea che mi mancano anche le cose piccole piccole...aò!

Album di foto



Ve l'ho detto oggi mi sento nostalgica.
Quando sto così penso alle cose che ho fatto, alle persone che ho conosciuto, ai luoghi che ho visitato, ai viaggi fatti e mi viene voglia di rivedere le foto.
Vi metto queste due foto: una è a Stromboli con le barche al tramonto, un'altra è a Istanbul quando il sole sta per tramontare.
Ahi, che saudagi...

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Altra foto trovata in un blog di un amico di amici, forte, no?
A volte mi sento così, nel posto sbagliato e con poche alternative valide... sarà perchè, come dice la foto: "Life's too short for the wrong job!" o perchè è tipico della mia età?

Viaggi improvvisi

Ah, sono tornata.
Sono stata a Roma per sei giorni, un viaggio improvviso, deciso all'ultimo momento per un motivo triste ma vabbè, ho sentito la necessità/voglia di essere lì vicino ad una persona anche se ora mi chiedo quanto sia stato utile. Può in un momento di dolore la presenza di una persona essere utile o di sollievo? O a volte abbiamo solo il bisogno, la rassicurazione egoista di essere stati di aiuto? Bah...
Però anche se ripeto la causa non era la più felice, anzi, ci ha fatto bene, a me e a Lorenzino, stare con la nostra famiglia, gli amici e rivedere Roma.
Ce la siamo goduta a fondo, sempre in giro, mai un attimo fermi, come quando sei in vacanza che cerchi di vedere e accumulare cose/azioni/eventi da raccontare in una frenesia quasi malata.
Sono ripartita per Amsterdam con un senso di ansia e angoscia dentro per il motivo brutto che vi dicevo e anche perchè non sono riuscita a salutare un'amica che avrei voluto tanto salutare. Ora mi sento questa cosa dentro che mi sa di incompiuto, di inutilità, non so spiegare.
Sono tornata, mi dico, ma dove poi, non so.
Vabbè oggi mi sono così un po' nostalgica, un po' frastornata, spaesata, senza collocazione, forse sono solo un po' liquida.

giovedì, febbraio 08, 2007

Tanto per essere chiari...!

Questa l'ho trovata curiosando qua e là sul sito internet della rivista Internazionale, credo che faccia parte di un blog collegato alla redazione.
Traduco per chi non è avvezzo alle lingue straniere:" Questo non è un bordello, non ci sono prostitute a questo indirizzo".

Snel news

Allora mi si chiedono notizie fresche: ieri sera ho mandato una mail alla mia correlatrice di tesi, dicendole che sarei onorata se lei volesse accettare di farmi da referee, ora devo mandarla al mio correlatore nonchè preside di una facoltà sovraffollata, ma prima vorrei farla leggere alla mia mamma. Poi girerò la rihciesta in modo random ad almeno altri 8 professori del mio corso di studi, come consiglia Andrea.
Poi chiederò all'amica giornalista di mamma, nonchè colei che mi ha dato l'idea per la tesi, di scrivermene una anche lei e poi boh....magari tu caro zietto, vuoi scrivermene una??
Della mia correlatrice niuna risposta ancora, ma forse è fisiologico un po' di attesa...almeno spero!
Sono terribbbile, lo so, lo so, lo sooooooo.

Nevica 2, The revenge


Questa è la visuale dal mio bagno, ovvero il cortile interno alla serie di palazzine del circondario, ovviamente quell'enorme quadrato di terra innevata che vedete in mezzo alla fotografia è di una sola persona, li mortacci sua (scusate l'eufemismo....) quanto lo invidio, ecco se avessi quella casa, con quel giardino, l'altalena e il tavolo di legno per i picnic estivi, pure la casetta per metterci gli attrezzi e le bici, forse potrei farci un pensierino sul vivere qui per più di tre anni....
Comunque nevica davvero oggi.

martedì, febbraio 06, 2007

Nevica!

Fuori sta nevicando, pure tanto, sembra che dal cielo cascano batuffoli di cotone...ovviamente Lorenzino dorme, ha la febbre e non ho cuore di svegliarlo, speriamo solo che non smetta di nevicare ma che anche lui possa vedere i fiocchi scendere giù.
Direi che mi fa strano...

Dilemmi accademici. Aiuto.

Non so come chiamare questa mia peculiarità che si ripete in molte situazione della mia vita, per comodità forse potrei chiamarla pigrizia mentale, ma credo che sia piuttosto una paura fottuta di ricevere un no, una delusione, un rifiuto.
Ora c'è questo problema, sto raccogliendo le pratiche per fare l'application per un master in Marketing all'università dove lavora Andrea, qui ad Amsterdam, e mi servono minimo 2 (ma 3 forse sarebbe meglio) lettere di referenza da professori universitari o professionisti, questo è il passo specifico: "References are required from two people of high academic or professional standing who are well acquainted with you, your work and your studies".
Posto che a luglio sono due anni che mi sono laureata, posto che nella mia facoltà alla Sapienza eravamo all'epoca più o meno 8.000 iscritti all'anno, posto che mi vergogno dopo secoli a mandare mail (perchè dovrei fare tutto da Amsterdam, se fossi a Roma magari mi farei coraggio e ci andrei di persona...forse...) a dei professori che giustamente neanche si ricordano di me, insomma, non so cosa fare.
Vorrei capire se è una procedura più o meno standard e loro sono abituati che gli si presenta uno che gli chiede di firmare un documento già compilato e loro firmano e via, oppure se è complicato come mi immagino e il mio pessimismo è un minimo comprensibile.
A tutte queste mie considerazioni più o meno paranoiche si deve aggiungere appunto il mio famoso distruttismo (passatemi il termine) riguardo a questi affari, se fosse per me io smetterei di raccogliere i documenti necessari alla pratica e mi rassegnerei.
Andrea mi dice sempre: "Ma perchè non vuoi nemmeno provare, qual'è il problema nel caso in cui ricevessi una risposta negativa? Non è peggio pensare e avere il dubbio di non averci nemmeno provato?". Io non ho una risposta convincente a queste domande, ma non lo so penso che starei troppo male, la delusione e la frustrazione mi butterrebbero giù e me la prenderei con me stessa per aver dato retta a qualcun'altro e per aver fatto lo stesso un'azione di cui sapevo già l'esito.
So che è un atteggiamento stupido, irrazionale e totalmente in preda a pippe mentali, ma non so davvero come fare, non vedo vie d'uscite, per questo ho pensato di chiedere aiuto a voi.
Quando mai crescerò e prenderò sulle mie spalle le implicazioni che ne derivano?
Ma soprattutto come faccio ora a risolvere questa situazione? Come dovrei fare? L'application deadline scade il 1 marzo 2007....