martedì, febbraio 06, 2007

Dilemmi accademici. Aiuto.

Non so come chiamare questa mia peculiarità che si ripete in molte situazione della mia vita, per comodità forse potrei chiamarla pigrizia mentale, ma credo che sia piuttosto una paura fottuta di ricevere un no, una delusione, un rifiuto.
Ora c'è questo problema, sto raccogliendo le pratiche per fare l'application per un master in Marketing all'università dove lavora Andrea, qui ad Amsterdam, e mi servono minimo 2 (ma 3 forse sarebbe meglio) lettere di referenza da professori universitari o professionisti, questo è il passo specifico: "References are required from two people of high academic or professional standing who are well acquainted with you, your work and your studies".
Posto che a luglio sono due anni che mi sono laureata, posto che nella mia facoltà alla Sapienza eravamo all'epoca più o meno 8.000 iscritti all'anno, posto che mi vergogno dopo secoli a mandare mail (perchè dovrei fare tutto da Amsterdam, se fossi a Roma magari mi farei coraggio e ci andrei di persona...forse...) a dei professori che giustamente neanche si ricordano di me, insomma, non so cosa fare.
Vorrei capire se è una procedura più o meno standard e loro sono abituati che gli si presenta uno che gli chiede di firmare un documento già compilato e loro firmano e via, oppure se è complicato come mi immagino e il mio pessimismo è un minimo comprensibile.
A tutte queste mie considerazioni più o meno paranoiche si deve aggiungere appunto il mio famoso distruttismo (passatemi il termine) riguardo a questi affari, se fosse per me io smetterei di raccogliere i documenti necessari alla pratica e mi rassegnerei.
Andrea mi dice sempre: "Ma perchè non vuoi nemmeno provare, qual'è il problema nel caso in cui ricevessi una risposta negativa? Non è peggio pensare e avere il dubbio di non averci nemmeno provato?". Io non ho una risposta convincente a queste domande, ma non lo so penso che starei troppo male, la delusione e la frustrazione mi butterrebbero giù e me la prenderei con me stessa per aver dato retta a qualcun'altro e per aver fatto lo stesso un'azione di cui sapevo già l'esito.
So che è un atteggiamento stupido, irrazionale e totalmente in preda a pippe mentali, ma non so davvero come fare, non vedo vie d'uscite, per questo ho pensato di chiedere aiuto a voi.
Quando mai crescerò e prenderò sulle mie spalle le implicazioni che ne derivano?
Ma soprattutto come faccio ora a risolvere questa situazione? Come dovrei fare? L'application deadline scade il 1 marzo 2007....

13 commenti:

Anonimo ha detto...

La penso come Andrea, meglio provarci e levarsi il pensiero che non tentare e rimanere col dubbio.
Per le referenze penso sia un'operazione di routine che non preveda ostacoli insormontabili.

Beatrice ha detto...

Concordo pienamente con batman, stavo proprio per scrivere la stessa cosa.
Cmq almeno il professore con cui ti sei laureata si ricordera' di te, no?

PS. Cmq ti capisco benissimo. Io mi farei esattamente gli stessi problemi.

lasposina ha detto...

ok, vabbè, ma infatti lo so che lo devo fare, però il mio professore è il preside di facoltà, ha più o meno 20 assistenti e non so quanti professori associati solo nella sua cattedra, di studenti gliene passano una marea ogni giorno, il fatto è che non ci andrei io di persona e dovrei fare tutto tramite e-mail da Amsterdam, e poi soprattutto perchè dovrebbe farmi questo favore?

zefirina ha detto...

machestaiaddì, se si è ricordato di te quando laura gli ha detto che l'aveva conosciuto alla tua tesi, ora nonperchè sei MIA figlia ma tesi come le tue non se ne vedono tutti i giorni e te l'hanno detto anche i prof. altrimenti non ti avrebbero dato anche la lode!!!!

lasposina ha detto...

eh, vabbè! core de mamma, non si smentisce mai...!

Beatrice ha detto...

hai.. hai.. hai.. preso la lode??

Anonimo ha detto...

Io aggiungo un post solo in presenza del mio avvocato...

lasposina ha detto...

@ bea: che c'hai???!!sì ho preso la lode e in effetti è vero che mi hanno fatto tanti complimenti il giorno della laurea, che si ricordano tutti, però la vergogna di chiedere quella rimane...!

Anonimo ha detto...

pupa, sei una palla pazzesca: veramente frustrante per chi t'ha allevato assistere a questi piagnistei su una cosetta da niente.
Da professore (per carità con numero di studenti incomparabilmente più basso dei tuoi esempi) ti posso dire che non batterei ciglio, che è una richiesta abbastanza standard da fare ad un proprio professore, che chiunque riceva una richiesta del genere si può solo sentire felice per te, che magari nell'email di richiesta fai presente che sei lontana e che sicuramente (maddechè) se fossi stata a Roma saresti andata di persona... Ahò ma che devo continuare?

lasposina ha detto...

senti andrea già si incazza per conto suo con me abbastanza dicendo che a volte sembro, testuali parole, "una bambina viziata", non ti ci mettere pure tu che dovresti capire la mia indole gemellare...

Anonimo ha detto...

donne...

Anonimo ha detto...

Felici annunciamo la nascita delle email di richiesta per le lettere di referenza. Dopo un travaglio durato un settimana, a distanza di due giorni, hanno visto la luce due mail di 10 righe ciascuna...

Beatrice ha detto...

@vale: scusa, avevo perso di vista il post. No, non ho niente, diciamo che laurea con lode non e' cosa da tutti! Brava!
Ehi, mi raccomando, aggiornaci sugli sviluppi!