giovedì, novembre 30, 2006

Richiesta consiglio

Siccome in quest'ultimo periodo, un po' lungo effettivamente, diciamo alti e bassi, mi sento a metà tra l'insoddisfatta, l'incazzata, repressa-depressa, insomma avete capito, sono qui a chiedervi, se c'è qualcuno che conosce qualcosa efficace tipo tisana, pratiche di meditazione, kick-boxe et similia dove posso scaricarmi e diventare così un tempio di calma, riflessione e saggezza?
Grazie...

Litigi e co. parte II

L'altra cosa brutta dei litigi è quando hai deciso che sì ci può stare un riavvicinamento cauto e guardingo, che probabilmente gliela puoi fà ad accettare che forse avete sbagliato entrambi (tu per causa sua) ma vabbè si sta pari e patta. Però quando tu ti sei calmata, ti sei posta in uno stato d'animo di comprensione, come dire di accoglienza, ti senti il Mahatma Gandhi, allora l'altro fa una cazzata, tu ti innervosisci ulteriormente perchè sei ancora insoddisfatta, l'altro reagisce a cacchio e bum ti monta una rabbia dentro che devi iniziare a fare i respiri tantrici-joga-pre-parto per calmarti e non tirargli una tazza addosso e urlare a squarciagola gli inni dei guerrieri australiani.
Vi è mai capitato di entrare in una specie di loop del litigio, si litiga per una cosa, però poi ad un certo punto decidi che può bastare il periodo di mutismo e di incazzatura, l'altro fa dei gesti di avvicinamento, un bacetto lì, un abbraccio là e tu ti dici "Vabbè, non è proprio quello che volevo", avrei preferito un "Hai ragione tu, o mia Regina"oppure un semplice gesto di considerazione tipo "Mi dispiace", avrei preferito uno svisceramento interno in un mare di lacrime dei motivi del perchè tu ti sei incazzata e del perchè lui deve fare ammenda, ma vabbè tanto lo sai che sei sempre tu a dover passare oltre.
Insomma iniziano i colloqui con gli ambasciatori per stipulare le condizioni della pace e niente si litiga per un'altra cosa a cui ci devi aggiungere i motivi della litigata di prima, perchè in realtà siccome lui è un codardo NON VI SIETE MAI CHIARITI, e così fino all'infinito, finchè non sei esaurita e pensi solo che cazzo ci stai a fare con uno così, che tanto non ti merita, che non cambierà mai, oppure che lo odi profondamente e lì ti senti perduta...poi però qualcosa accade e ora un po' perchè sono una romanticona un pò per tranquillizzarvi (mamma, va tutto bene, abbiamo solo un buco nel muro della cucina...) la magia dell'amore ha ancora la meglio...spero...

Litigi e co.

Quant'è brutto litigare.
Lo stato d'animo di scombussolamento emotivo dei nervi (se si può dire in questi termini), i pensieri negativi che affiorano, i lati negativi che improvvisamente tiri fuori o che ti tirano fuori. La pazienza che credevi almeno un minimo di avere BUM esaurita, le recriminazioni o gli appunti che ti senti di dover fare, le risposte che ti fanno incazzare il triplo, gli atteggiamenti che ti irritano. La difficoltà di passare avanti, la delusione che ti senti dentro, lo sfogo che vorresti fare ma tanto sai che non porterebbe a nulla, l'incapacità a tornare velocemente alla normalità, il rimuginare mentre dormi la notte che ti rende irrimediabilmente insonne. La comprensione che ti sei rotta di elargire, così senza motivo, le tue ragioni, i suoi motivi, le parolacce, le cose brutte che non pensi affatto dette così senza pensarci, etc...
E' che la mia è una propensione naturale a non riuscire a star zitta, a passare oltre le cose che non mi sembrano giuste, lo so, si potrebbe dire una propensione naturale al rompimento di coglioni, ma aò, ognuno c'ha i suoi difetti che magari traslati in altre situazioni sono pregi.
Io le cose che mi sembrano ingiustizie o meglio non-giuste mi scatenano una rabbia da incredibile Hulk, non sto a dirvi che immediatamente passo dalla parte del torto....ma è più forte di me. Chi mi conosce dice che sono testarda e dice che Dio perdona ma io no. Ma non è così. E' più complicato.

10 e un po' cose che mi mancano di Roma

1) il sole
2) la famiglia
3) gli amici
4) il cibo e la verdura di Cesarina
5) danza da bibi
6) il cinema italiano
7) l'africano da Josif
8) i negozi
9) le vie e i palazzi
10) la mia casa a Via Cola
11) le cene e i dopocena con amici a casa mia
12) i pranzi-cene in famiglia la domenica e pure infrasettimanali
13) andare in giro in motorino
14) le librerie Feltrinelli e non solo quelle

Pensiero estemporaneo

Mi sa che mi vergogno a scrivere tutto ma proprio tutto, le mie idee e impressioni intime, su questo blog, che poi è il mio insomma, chi è che mi deve giudicare, nessuno lo so, ma niente, a volte lo apro e mi viene il blocco psicologico, come se non avessi nulla da dire, mentre invece...sarà che è una novità e mi ci devo abituare, mah.
E' normale, o voi del blog navigati??

Anche gli zii fanno preoccupare...

Eh, sì! anche gli zii fanno preoccupare, io ne ho tre dalla parte di mamma e uno dalla parte di papà. Quello che ora mi ha fatto preoccupare è Massimo, tutti dicono che siamo uguali ed effettivamente quando è venuto qui ad Amsterdam ho scoperto nuovi lati del mio carattere che ho evidentemente ereditato da lui. Sono nata il suo stesso giorno dell'anno, nello stesso mese ovviamente e si dice pure alla stessa ora. Tutti ci riservano battute del caso perchè siamo gli unici Gemelli (segno zodiacale...anche perchè abbiamo 17anni di differenza!!) in famiglia e secondo me c'ho pure gli occhi uguali ai suoi o perlomeno l'espressione, quando ero piccola erano le sue amiche neo-maggiorenni a farmi da babysitter e non lo mollavo mai un attimo. Era bello perchè vivevamo tutti in un'unica casa e direi che per una bambina stare in casa con tre uomini è stata una bella palestra....insomma sempre adulti intorno, unico essere umano sotto i 10anni, bello, non me lo scorderò mai.
Insomma il suddetto Massimo la scorsa settimana mentre faceva la vendemmia alla nostra casa in campagna, di cui ha coraggiosamente deciso di ritirare su le sorti, si è cecato un occhio con la foglia di ulivo che dicono essere assai bastarda.
Ora siccome io sono a 1.600 km dalla mia città, dalla mia famiglia, dai miei amici, l'ansia e le preoccupazioni per questi (che già normalmente sono a livelli inauditi per una ragazza di 25 anni...a questo proposito il mio Lui si chiede sempre da chi avrò ripreso perchè la mia mamma è tutto il contrario!) si quintuplicano...calcolando che la notizia mi è stata riferita da mia nonna che tende ad esagerare in ogni cosa, no davvero IN OGNI COSA, (es:. le chiedi che ore sono e sono palesamente le 17:15, beh lei ti risponde che sono le 18:00, per dirne una...) beh, mi sono venute una serie di paranoie che chi mi conosce sa bene fin dove arrivano. Aggiungiamo il fatto che un mio grande sogno sarebbe quello di vivere tutti insieme in una megavilla, ecco che tutto ciò che sfugge alle mie ali protettive mi fa preoccupare...Niente di esagerato a livello psicologico, mi controllo abbastanza bene, tutto nella norma però la pauretta rimane sempre.
Pensate il povero figlio mio quando sarà grande......meno male che c'è nonna patty e il suo papà che mi bacchettano le pippe mentali!!

sabato, novembre 25, 2006

Henry Cartier Bresson: l'occhio del secolo.

Tivoli, Italy, 1933



Athens, Greece, 1953


Behind Saint-Lazare Station, Paris, France, 1932

"UCCIDETE LA DEMOCRAZIA"


"Abuse of power comes as no surprise"

Nella locandina che presenta il film, c’è scritto: «Non importa chi vota, ma chi conta i voti», sto parlando del nuovo film di Beppe Cremagnani e Enrico Deaglio, che rispetto a quello del post precedente sì che voglio vedere, se è possibile sono ancora più curiosa perchè i giornalisti e i ricercatori e gli intellettuali che hanno collaborato a questo docu-inchiesta, che potrebbe sulle prime sembrare fantapolitica, sono più che degni di rispetto e forniscono fior fior di dati, numeri e quant'altro sia necessario per capire la loro tesi sulle passate elezioni. Ecco ripeto anche per questo film, se c'è qualcuno che ne è già entrato in possesso, lo ha già visto mi faccia sapere...

"La terribile notte post-elettorale, con il manifestarsi dell’impressionante, o se si vuole “incredibile”, rimonta della Casa delle libertà, e la conclusione quasi all’alba con la vittoria esigua del Centrosinistra aveva lasciato una scia di dubbi: come era stato possibile che l’Unione avesse rischiato la sconfitta, dopo avere condotto tutta la campagna in vantaggio, secondo i sondaggi, di quattro-cinque punti percentuali? E a che cosa poteva essere attribuito il crollo delle schede bianche, un fenomeno in netta controtendenza rispetto all’andamento storico delle consultazioni elettorali?"

Dal sito www.uccidetelademocrazia.com

venerdì, novembre 24, 2006

"SHORTBUS"


"Shortbus segue le peripezie erotiche e sentimentali di un gruppo di personaggi emblematici della New York di oggi. Sofia è una sessuologa che non ha mai avuto un orgasmo e in tanti anni di matrimonio ha sempre finto durante i rapporti con suo marito Rob. James e Jamie, una coppia di ragazzi gay, stanno cercando di allargare il loro rapporto dal punta di vista sessuale. Severin è una ragazza sola e complessata che si prostituisce nel ruolo di femmina dominatrice al servizio di improbabili clienti masochisti. Tutti convergono e si incontrano allo Shortbus, locale notturno fuori dalla legge e dalle convenzioni – dove si mescolano sesso, arte e politica, ideato e gestito dal travestito Justin Bond (che interpreta se stesso). La New York post 9/11 non è una città facile in cui vivere e questa commedia amara e spiritosa invita tutti i suoi abitanti a riconciliarsi con i piaceri della mente e della carne - per dare finalmente spazio ai movimenti del cuore."


"Il groviglio di corpi della locandina parla chiaro: in Shortbus John Cameron Mitchell (Hedwig) indaga le abitudini sessuali di tipi newyorkesi: l´ex marchettaro depresso, la consulente di coppia "pre-orgasmica", la fashion-punk irrisolta. Che si ritrovano in un locale molto arty dove bere ed esplorare sessualità in gruppo. Mentre suonano gli Yo la tengo. Mitchell possiede profondità e un fiammeggiante spirito gaudente, irriverenza e nessuno sprezzo del ridicolo. Applausi e polemiche a Cannes: le continue scene di sesso sono tutte reali. Per maggiorenni consenzienti. E se accompagnati dal partner, preparatevi a "discuterne"."

Questo è un film che sono ancora indecisa se andare a vedere oppure no, queste due sono critiche positive ma ce ne sono alcune che lo mettono alla stregua di un comune porno, scene di sesso non simulato urtanti etc.
Però è inutile sono curiosa, perchè vorrei capire se mi potrebbe sconvolgere, se sotto sotto sono una puritana del cacchio oppure non mi fa nè caldo nè freddo, boh, oh, io un porno non l'ho mai visto (direi anche giustamente...ma non vorrei passare per una bigotta), che ne so, magari sono una con lo stomaco debole...
Comunque se qualcuno lo va a vedere o l'ha già visto mi faccia sapere...thanks!

mercoledì, novembre 22, 2006

C'è un autobus...

C'è un autobus che passa praticamente sotto casa nostra, il numero 145, che cova un mistero.
Spesso prendo il tram o l'autobus a quella fermata e ancora non ho capito dopo due mesi esatti da quando mi sono trasferita qui il perchè e il per come passi di lì. Almeno fino ad oggi.
Mi spiego: nell'apposita pensilina che si trova in ogni fermata olandese ci sono scritti gli orari e i numeri degli autobus e del tram che passano per di là, e c'è anche il numero 145 che presumibilmente (non è detto, stasera verifico) dovrebbe fermarsi alla fermata in questione. Ma io lo vedo passare poco e quando passa non si ferma mai e se si ferma perchè magari è rosso non apre le porte neanche se vede il Papa.
Ora tante volte mi sono trovata a correre per non perdere l'autobus e poi scoprire che era il 145 e quindi rinunciare perchè tanto non avrei mai avuto speranze di entrare...eppure vi giuro che le persone dentro ci sono. Oggi poi ho visto che faceva salire qualcuno e mi sono chiesta se c'è un linguaggio speciale, a me ancora sconosciuto, che ti permette di entrare magicamente in ogni bus e tram e metro olandese. Oppure il conducente sceglie in base a come gli gira e le fermate sono scelte random, oppure dovrei sventolare la strippenkart in modo ossessivo per fargli capire che sì mi piacerebbe entrare e sedermi comodamente sul suo bus e usufruire così del servizio pubblico di Amsterdam. Oppure sono tutte delle comparse, stanno girando una fiction sui conducenti di tram e le loro intensissime vite e quindi non gli è permesso aprire sennò si deve rifare la scena...non so, ma resta il fatto che il mistero c'è, eccome se c'è.

martedì, novembre 21, 2006

Il mare ad Amsterdam a settembre (2005)



Ecco queste due foto mi ero ripromessa di metterle al più presto, subito dopo la venuta ad Amsterdam dei "roman angels", ma problemi tecnici me lo hanno impedito. Insomma zio questo è più o meno quello che avresti voluto vedere tu...il mare di Amsterdam settembrino, te gusta? Ora ti tocca venire al più presto perchè domani ci sono le elezioni in Olanda e chissà che coalizione vince, magari cambia la politica sui polder et similia e niente più paludi....eh, sì lo so mi attacco a tutto!!

Perle di saggezza cinese


"Se ti impegni a sufficienza in qualcosa, comincia a fare parte di te, anche se non ti piace veramente e sai che quella parte non è vera."

"Una stanza è come una donna, [...] Anche lei ti possiede. Inoltre, devi spendere una fortuna per far sì che ti ami."

Da "La misteriosa morte della compagna Guan" di Qiu Xiaolong.

Sinterklaas is arrived!

Domenica 19 novembre 2006 è arrivato dalla Spagna, più precisamente da Madrid, qui ad Amsterdam: Sinterklaas, giunge in questi lidi paludosi proprio il giorno del suo compleanno.
Ora voi vi starete chiedendo chi è stò Sinterklaas, beh, in realtà è il nostro San Nicola da Bari. Qui ad Amsterdam ma oramai un po' in tutta l'Olanda, questo signore che vedete in groppa al suo cavallo Amerigo, arriva dalla assolata e caliente Spagna in compagnia dei suoi "Zwarte Piet" (gli aiutanti pittati di nero si dice perchè lavorino nelle miniere ma in realtà credo che sia una reminiscenza colonialista-razzista collegata ai boeri...) per dare a i bambini tanti dolci, tra cui questi "pepernoten" (una specie di biscottini rotondi speziati che hanno un sapore disgustoso!) e pure i regali, ovviamente solo ai bimbi che durante l'anno sono stati buoni, quelli cattivi li mette dentro un sacco di iuta e se li porta con sè a Madrid a lavorare nelle miniere.
Quando arriva ad Amsterdam la città e tutti i suoi abitanti sotto i 12anni impazziscono, perchè Sinterklaas arriva con una nave nel vecchio attracco di Amstel con gli zwarte piet, poi c'è un lungo corteo dove sfilano tipo 400 ragazzi e ragazze, donne e uomini dipinti di nero con il costume tradizionale che distribuiscono ai bambini in quantità vergognosa stì benedetti pepernoten. Succede così, i bambini (insieme ai genitori) si mettono dietro le apposite transenne con una busta vuota in mano e quando arrivano gli adorati negretti gli urlano contro "Piet, piet!", questi arrivano e li riempiono di schifezze varie.
Ovviamente Lorenzo era eccitatissimo, siamo tornati a casa con una busta piena perchè la mamma vicino a noi era agguerritissima, e poi ha visto da vicino Sinterklaas...!
Ma la festa non finisce qui perchè va avanti fino alla notte del 5 dicembre, quando finalmente dopo aver caricato i bambini di tanta attesa il santo entra nelle case dal camino e in cambio di una carota per il suo cavallo mette i regali. Praticamente i bambini olandesi non festeggiano il Natale e questo è l'equivalente! Ah, dimenticavo che una settimana prima dell'arrivo dei regali i bambini mettono sotto al camino una scarpa e ogni mattina ci trovano caramelle, cioccolatini e pepernoten...una festa per i dentisti olandesi...
Ecco ora il problema è far capire a Lorenzo che questo è semplicemente un santo e che Babbo Natale, Gesù bambino e Befana (per chi crede, e noi ancora non abbiamo deciso...) sono un'altra cosa e che tutte le persone afroamericane che vede non sono necessariamente "Zwarte Piet"....

Prolungate assenze e novità

Scusate le prolungate assenze, ma non sono in formissima ultimamente e mi intristisco facilmente, so che magari scrivere qui mi farebbe bene ma non so perchè mi blocco. Aggiornamenti climatici: freddo, vento del cacchio e pioggia quasi sempre, oggi un po' di sole qui e là.
Comunque ieri che pioveva come se tutti gli angeli del cielo la mandassero giù con i tir mi sono messa per la prima volta in due mesi i miei stivali verdi stile pesca al lago di Bracciano, comprati in un'incursione shopparola a Roma prima di partire per Amsterdam con la mia migliore amica Marzia e con Francesco. Sono stata molto orgogliosa di aver vinto la timidezza di sembrare uguale a quelli che vendono nei chioschi per strada le aringhe con le cipolle, alla fin fine sono fighi e sembravo molto fashion con i jeans messi dentro. Scusate ma in questo momento mi accontento di poco...
Ma la mia felicità da "singing in the rain" è stata prontamente offuscata da una lettera scritta su un foglio di quaderno trovata da me medesima dentro la nostra cassetta delle poste...era di quelli che abitano sotto di noi.
Ora un bel po' della grande incazzatura che mi è venuta ieri è scemata ma ne ho serbato dentro il mio animo innocente un po' per voi.
Insomma i due testine di caz.. maleducati, cafoni, viziati e immaturi ma soprattutto pazzi di olandesi che abitano al secondo piano ci hanno scritto questa merda di lettera (mamma non ti preoccupare mi hai educato benissimo e che leggendo capirai...) per far presente che sono veramente "annoying" dal rumore che proviene dalla nostra casa e che il nostro "very active young boy" (alias il nostro molto giovane e attivo bambino) continua a disturbare la loro quiete e che addirittura domenica mattina lui giocava talmente bene che li ha svegliati non permettendo loro di dormire serenamente...premetto che Lorenzo domenica mattina si è svegliato oltre le nove perchè sabato era andato a letto un po' più tardi, premettendo che la legge olandese dice che non si può far rumore molesto dalle 22:00 fino alle 07:00 di mattina: ORA E' GUERRA.
Chi ha bambini può capirmi, loro giocano ed è così che il mondo va, certo deve essere fatto nei limiti della decenza, so che potrà sembrare la solita difesa del genitore pro figlio ma DAVVERO e ho chili di testimoni, mio figlio nella sua normalità di bambino è perfetto, certo si eccita in alcune situazioni ma giuro tutto nella norma, è sì un bambino attivo, simpatico, gioca, ride e si muove molto, ma che dovrei fare legarlo? Tra l'altro c'è stato pure un misunderstanding che poteva sfociare in tragedia, perchè in un primo momento avevamo interpretato la parola "slipper" con il significato di sonnifero (e lì stavo per buttare giù la porta di casa loro) invece ci consigliavano semplicemente di mettere a Lorenzo (che essendo figlio mio va notoriamente scalzo) delle pantofole. MA CHI TI CREDI DI ESSERE, TROGLODITA DEFICIENTE DI UN OLANDESE.
Comunque tutto il rumore che un bimbo di quattro anni (a cui i genitori stanno appresso), può fare non credo giustifichi una lettera scritta con un tono che non vi sto neanche a dire. E poi non è mica colpa nostra se le case olandesi sono fatte male e si sente tutto, anche noi siamo continuamente in forte contatto uditivo con la brasiliana di sopra che sembra che stia sempre facendo un workshop di danza contemporanea-africana-incentrata sul corpo che si abbatte fortissimamente sul pavimento...Tra l'altro questo ha fatto sì che io mi sentissi in dovere di sgridare Lori ogni volta che faceva rumore e così mi sono sentita dire da lui steso per terra visibilmente frustrato: "Voglio essere tagliato a metà così non faccio più rumore". Io mi sono ovviamente sciolta e gli ho detto di fare tutto il macello che voleva...!
Per ora abbiamo ignorato la lettera ma penso che stasera ci sarà un briefing in famiglia per attuare un piano punitivo.
Secondo voi cosa dovremmo fare? ah, scrivetemi post di solidarietà perchè qui c'è grossa crisi.

mercoledì, novembre 15, 2006

Qui non c'è sole fuori di me

Stavo pensando che sono esattamente 6 giorni che qui non si vede sole.
Tra l'altro piove sempre, ma io non ne faccio un dramma. Come dire mi ero preparata...
Alla fine io più di tanto non ne ho sofferto perchè da domenica sono stata a letto con la febbre e un mal di gola bestiale, solo spero che Lorenzo non patisca le conseguenze di crescere in un posto dove il sole non c'è quasi mai. Quest'estate due mesi di mare!
La cosa un po' fastidiosa è il cielo grigio, come se ci fosse sempre nebbia, il colore azzurro del cielo non riusciamo mai a vederlo. Ecco forse è questo quello che mi manca di più, l'azzurro limpido, raggiante e pulito di Roma. E' la luce che è diversa. Ora mi sono messa a guardare delle foto che abbiamo di Roma, è mi facevano male gli occhi da quanto il cielo e la luce e il sole sembravano generosi di bellezza. Noi romani siamo fortunati, viviamo in una città stupenda, e però ne facciamo un uso quasi criminale. Vabbè, basta che sennò mi scende la malinconia.
Poi si sente che Amsterdam è piccola, davvero è un paesino, con Andrea parlavamo del fatto che a distanza di giorni o settimane ti può capitare di incontrare le stesse persone in luoghi diversi. Insomma Roma è una metropoli con i suoi limiti e i suoi difetti, ma cacchio non ci si annoia mai! Mi dicono che anche qui se uno si pone nello spirito giusto le cose da fare ce ne sono e pure tante e interessanti, forse mi devo solo abituare o per meglio dire acclimatare.
Stamattina presto ero in dormiveglia e pensavo che appena tornerò a Roma, mi farò un'ubriacatura di tutto e di tutti, non faccio sconti, mi mangio tutta la pizza al taglio che c'è, pure il gelato di Portofino dietro casa mia, i panettoni, pandori e noci, mandorle e quant'altro. Mi sfondo di sacher, roastbeef, lasagne, cannelloni, paste all'amatriciana e quant'altro di buono cucina la mia adorata mamma. Vado dai miei nonni a S.Giovanni e prendo le paste sotto casa loro, salgo su e mi mangio tutti i piatti buoni che cucinano.
Poi usciamo ogni sera, il giorno siamo sempre fuori in giro, portiamo Lorenzo ogni mattina al parco di Villa Adriana sotto casa, andiamo a vedere il buon cinema italiano, mi giro tutti i negozi che mi piacciono in centro e ovunque. Andiamo a trovare tutti gli amici che vivono da soli e andiamo a ballare la sera. Sto con la mia mamma e i miei fratelli ogni sera a cena, vado a S.Marinella a trovare mio zio e le mie cuginette se scendono per le feste, obbligo mio papà a farsi vedere.
Insomma faccio rifornimento perchè so già che sarà dura l'8 gennaio quando ritorneremo ad Amsterdam. Secondo me lì sarà la vera botta...Ah, ma a me non importa, ho già deciso che si torna a Marzo perchè la mia mamma fa il compleanno ci sono tante feste a scuola di Lorenzo e perciò io e lui scendiamo. E comunque per sopportare la lontananza ogni due mesi si scende e si sta almeno una settimana. Tanto oramai ho deciso.

giovedì, novembre 09, 2006

Lucarelli e co.



Come ben sapete io, Andrea e Lorenzo ci siamo trasferiti in Olanda e quindi non abbiamo la tv italiana (per ora nemmeno quella olandese, fisicamente la tv c'è ma non abbiamo ancora fatto l'abbonamento...). Ma usufruiamo del servizio pubblico tramite internet, ci colleghiamo a Raiclick e lì ci vediamo tutti programmi già passati in tv che ci interessano. Oltra a vederci "PARLA CON ME" della Dandini e "CHE TEMPO CHE FA" di Fazio e con la Littizzetto e il cartone animato di "BARBAROSSA" per Lorenzo, "MONTALBANO" e tante altre cose ora ci siamo appassionati a "L'ISPETTORE COLIANDRO" nato dalla penna di Carlo Lucarelli con la regia dei Manetti Bros. Precisando che di Lucarelli mi piacciono già i suoi romanzi e quei suoi documentari-reportage su i misteri italiani, questa fiction ha un altro pregio ancora e cioè quello di avere come protagonista Giampaolo Morelli (l'Enea di "Dillo con parole mie", un film troppo carino, da vedere) e come co-protagonista Enrico Silvestrin (che già mi faceva sognare quando faceva il veejay ad MTV) insomma due gran pezzi di .....vabbè avete capito... Allora il personaggio di Coliandro è un ispettore che opera secondo metodi non convenzionali, molto solitario ma anche ironico, a volte ridicolo, e che finisce spesso nei guai a causa delle sue indagini, non riesce mai ad avere le intuizioni necessarie a risolvere il caso ma è sempre grazie alle persone che incontra nei vari episodi che il caso viene risolto: molto diverso dai poliziotti “vecchio stampo”, Coliandro dice parolacce, ruba le battute ai suoi film cult e non è per nulla rassicurante, è un tipo coraggioso ma solo perchè incosciente e abbastanza ingenuo, da l'idea di non essere propriamente un moderato (in uno degli episodi la protagonista femminile gli chiede: "Ma non sarai mica un fascistone?") , a volte è pieno di luoghi comuni, non sembra un intelligentone nè un perspicace. E niente da fare a noi ci piace per questo! Peccato che siano solo quattro episodi...

mercoledì, novembre 08, 2006

Lorenzo Mattotti


Questo è l'illustratore preferito di una mia amica passata, non mi sono mai più di tanto fatta coinvolgere da questa sua passione, ma in effetti, con il senno di poi, dopo aver visto alcune illustrazioni e libri e quadri di Lorenzo Mattotti, devo dire la verità mi piace molto.
Questa che ho scelto ha un nome, lo so, ma non me lo ricordo, mi spiace...

Libri e grafica


Guido Scarabottolo è l'autore delle copertine della casa editrice Guanda, io non lo sapevo, cioè guardavo le copertine dei libri Guanda, sempre molto particolari, mai scontate, dai colori a volte tenui, a volte caldi e non mi sono mai chiesta chi le facesse e a dir la verità non mi ero mai accorta neanche che fossero sempre di unico autore.
"L'illustratore è quello che fa quelle cose sui giornali che non sono fotografie", così definisce il suo mestiere Guido Scarabottolo. Sull'Internazionale ho letto che dal 1 al 30 novembre in otto librerie Feltrinelli sparse in alcune città italiane ci sarà una sua mostra dal titolo Note. Mi dispiace non fare in tempo a vederla...uffa, a volte mi sento tagliata fuori dal mondo, il fatto è che devo capire che il mio nuovo mondo è qui ad Amsterdam e non più Roma, almeno per i prossimi tre anni...

Pollution

Da La Repubblica:

"Oltre 200 sostanze chimiche nocive hanno provocato un boom di disturbi cerebrali e dello sviluppo. I ricercatori di Harvard: "E' una vera e propria epidemia silenziosa, ne soffre un minore su sei"
"Bimbi meno intelligenti con l'inquinamento".
Risultati shock da uno studio medico Usa. I problemi più ricorrenti sono autismo, sindrome da iperattività e deficit d'attenzioneSecondo gli autori della ricerca pubblicata da "Lancet" bisogna adottare subito regole più severe."

ROMA - Sono quanto mai allarmanti i risultati del più vasto studio mai condotto sugli effetti dell'inquinamento nello sviluppo cerebrale dei minori. La ricerca, effettuata da un gruppo di ricercatori americani della Harvard School of Public Health di Boston e pubblicata sulla rivista medica britannica The Lancet, giunge a conclusioni drammatiche. Si stima ad esempio che tutti i bambini nati nei paesi industrializzati tra il 1960 e il 1980 siano stati esposti al piombo dei carburanti e che quest'esposizione abbia più che dimezzato il numero di persone con quoziente intellettivo (QI) oltre 130 (considerato tipico di un'intelligenza notevole) e aumentato invece il numero di persone che totalizzano meno di 70, ha spiegato Philippe Grandjean, il coordinatore di questo enorme lavoro in cui è stata passata in rassegna tutta la letteratura scientifica mondiale sull'argomento. I composti chimici inquinanti, sottolinea ancora lo studio, causano problemi di sviluppo del cervello in milioni di bambini portando a disturbi comportamentali quali l'autismo o l'iperattività sino anche al ritardo mentale. I medici della Harvard School hanno individuato ben 202 voci, ma purtroppo non si tratta di una lista definitiva. I contaminanti ambientali soprattutto di derivazione industriale sono moltissimi ma finora solo per pochi si hanno dati certi sui loro effetti nocivi per la salute e comunque è stata sempre trascurata la questione dell'esposizione a basse dosi che agisce indisturbata e può causare seri problemi di salute soprattutto per i più piccoli.
Si calcola infatti che circa un bambino su sei abbia un disturbo dello sviluppo, quasi tutti riguardanti il sistema nervoso. La preponderanza di disturbi del sistema nervoso non è casuale, si deve al fatto che, sin dallo sviluppo fetale fino a tutta l'adolescenza, il cervello è particolarmente vulnerabile e basta poco per corrompere il suo naturale percorso di sviluppo. Ciò può favorire la comparsa di disturbi del comportamento come la sindrome da iperattività e deficit d'attenzione (ADHD) o di malattie neurologiche come l'autismo, oppure può determinare dei cambiamenti nell'intelligenza del bambino. Milioni di bambini nel mondo, avvertono gli studiosi nella loro ricerca, sono oggi vittime ignare di "un'epidemia silenziosa". "Silenziosa" perché si tratta di problemi subclinici, ma il cui impatto è enorme: deficit di sviluppo cerebrale significano ridotte capacità (e quindi produttività) per gli adulti di domani. Un flagello che potrebbe essere combattuto, suggeriscono ancora gli autori dello studio, innanzitutto adottando il principio di precauzione per cui ogni sostanza chimica va rigidamente regolamentata e, solo se in seguito si dimostra che è innocua, la regolamentazione può farsi meno stringente. Quest'approccio si comincia ad usare in Europa, che è sul punto di approvare la normativa REACH, ma è ancora sottovalutato negli Stati Uniti. A rendere la situazione ancora più grave c'è poi il fatto che si fa troppo poco anche per limitare la diffusione di quelle sostanze unanimemente riconosciute come nocive, a cominciare da metil-mercurio, PBC, piombo e arsenico. Solo su piombo e mercurio ci sono delle regole volte a proteggere i più piccoli, denuncia Grandjean, per gli altri 200 nella lista, noti agenti tossici per il cervello, non esiste alcun regolamento a misura di bambino. I contaminanti industriali quindi sono causa di un'epidemia silenziosa, concludono gli esperti, già responsabile di problemi di sviluppo del cervello in milioni di bambini nel mondo. "Il cervello dei nostri bimbi è la risorsa economica più preziosa che abbiamo - conclude Grandjean - dobbiamo adottare iniziative di salute pubblica che lo proteggano".
(8 novembre 2006)

Voi che ne pensate, può essere effettivamente possibile? Io dico che potrebbe benissimo essere, d'altronde è uno studio condotto dall'università di Harvard, mica i primi scemi sul mercato...
Mi viene da dire, meno male che siamo in Olanda, che qui di smog c'è davvero pochissimo e sembrano tutti più attenti alle problematiche ambientali.

Ficozzi etc.

Oggi mi sono scordata di andare a prendere Lorenzo a scuola...
Ovviamente mi è venuta una crisi di pianto, ho chiamato a Roma la mia mamma in lacrime e lei che sa sempre come tranquillizzarmi mi fa: "Ma come si fa a dimenticare di andare a prendere tuo figlio?". Ecco, grazie mamma, se mi sentivo in colpa ora mi serve Freud per ricomporre un minimo di equilibrio mentale.
Il bello è che sono stata tutta la mattinata a guardare l'orologio e a dirmi che però sotto sotto c'era qualcosa che dovevo fare ma niente mica mi è venuto in mente che c'era quell'angelo del mio bambino che mi aspettava all'uscita di scuola. A mia discolpa posso solo dire che questi intelligentoni degli istituti scolastici hanno deciso che di mercoledì si esce prima, alle 12:30, quindi io che sono notoriamente rinco non ho realizzato che oggi era quel giorno. In realtà mi sono scordata proprio che oggi era mercoledì e che quindi Lorenzo usciva prima.
Alla fine niente di trascendentale, sono arrivata trafelata a scuola con mezz'ora di ritardo, entro in classe scusandomi e chiedendo umilmente perdono alle maestre ma soprattuto al mio bimbo che gioca tranquillo, l'ultimo di tutta la scuola, sul tappeto della classe. Mentre torniamo a casa io gli dico che mi dispiace e lui mi fa:"Mamma, ma non ti preoccupare, io quando gioco penso sempre che ti do un bacio e un abbraccio grande, io ti penso sempre e quindi è come se stessimo sempre insieme". Che gli vuoi fare ad un bimbo di 4anni che ti dice così? Niente gli muori dietro innamorata pazza...
Certo mi ha detto che si è un po' preoccupato e spaventato ma quando mi ha visto si deve essere tranquillizzato e non mi è sembrato particolarmente provato da questa esperienza.
Tra l'altro appena l'ho visto la maestra mi dice che si è fatto male andando a sbattere contro un muro, mi chiedo come sia possibile ma anche lui me la racconta così, alzo i capelli e vedo un ficozzo enorme all'altezza della cicatrice che si è fatto mi sembra l'anno scorso. Lori mi ha raccontato che hanno mandato un bimbo della sua età a prendere dei fazzoletti bagnati per il bozzo, cioè non so se rendo l'idea un ficozzo enorme, veramente grande e quella che fa, ci mette delle pezze bagnate, ma sono ridicoli o no? insomma meno male che non ha preso da me sennò sveniva e che gli facevano? non oso immaginare...invece io tornati a casa ci ho messo il burro e davvero adesso va già meglio, insomma non sembra più Frankestein.
Insomma che caz.. di sfiga, ma d'altronde è sempre così, no?

I giovani di Locri

Dal sito: www.ammazzatecitutti.org

Il viaggio in Afghanistan: reportage di Gabriele Torsello


"21 August 2005 A woman sit on the road next to a truck loaded with the remaining of the house she left in Waziristan."

Dal sito di Gabriele Torsello www.digitalrailroad.net

Non voglio esprimere giudizi nè opinioni sulla vicenda ma mi sembra quella di visitare il sito un'opportunità in più per poter comprendere.

martedì, novembre 07, 2006

Werken

"Solo un italiano su tre pensa di riuscire a mantenere il posto nei prossimi due anni. Molto più alta la fiducia in Olanda, Danimarca e Regno Unito. E' in Italia la probabilità percepita più bassa di ritrovare un impiego. I risultati dell’indagine Eurobarometro su cosa pensano gli europei dell’occupazione e delle politiche sociali nel Vecchio Continente".

Percentuale di coloro che hanno detto di essere sicuri o molto sicuri di avere un posto di lavoro nei prossimi due anni.

Nazione:

Olanda 62%
Danimarca 61%
Regno Unito 61%
Svezia 60%
Irlanda 59%
Finlandia 59%
Austria 58%
Repubblica Ceca 56%
Lettonia 54%
Belgio 54%
Germania 48%
Lussemburgo 48%
Francia 45%
Estonia 45%
Cipro 44%
Spagna 43%
Lituania 42%
Slovenia 41%
Portogallo 39%
Malta 39%
Grecia 37%
Italia 34%
Ungheria 33%
Polonia 29%
Slovacchia 29%

MEDIA UE 25 46%


da "La Repubblica", 07 novembre 2006


Che vi devo dire, speriamo bene perchè in realtà io ancora devo trovarlo IL posto....

lunedì, novembre 06, 2006

Come era la museum n8...

Allora, vi racconto come è andata la nostra prima museum nacht....
Atmosfera tranquilla, calma, rilassata, tipica di amsterdam a quanto ho capito, nessuna frenesia o ansia di vedere tutto in una sola notte, nè code chilometriche estenuanti. La serata aveva un costo di 15euro quindi ciò ha scoraggiato la maggior parte degli olandesi che sono braccine corte, non fraintedetemi la gente c'era ma niente a che vedere con le notti bianche romane da traffico e strade in tilt, tutto era molto composto, raccolto e ovviamente ben gestito.
Noi abbiamo iniziato la serata verso le 21:15 con la visita al Van Gogh Museum, c'era un complessino misto jazz e canzoni alla francese ma in olandese, un bar e ovviamente le opere dell'artista. Faceva impressione essere nel museo di notte, con tutte le persone intorno che ammiravano i quadri.
Abbiamo continuato allo Joods Historisch Museum dove speravamo di sentire della musica un po' alla Goran Bregovich-tzigana e tipica ebrea, si chiamava "Van klezmer tot tango", ma c'erano due sfigati con un violino che facevano addormentare, l'unica nota positiva il museo nel ghetto (ebreo) di Amsterdam, molto molto bello.
Poi siamo andati alla De Nieuwe Kerk che sta al Dam per sentire prima "Ottoman Lounge: muzikale vibes uit Istanbul" e per vedere i dervisci che ballavano sulle note di un complesso turco niente male, si vedeva che erano distrutti dalle precedenti esibizioni ma lo stesso impressionante, i due monaci hanno girato per più di 15minuti su se stessi senza mai svenire a terra, devo dire che mi sono emozionata e anche sentita un po' in colpa, alla fine è come se raggiungessero uno stato di estasi e la loro mente si estraniasse dal loro corpo e noi lì stesi per terra a turbare il loro equilibrio con i nostri sguardi rapiti...
Poi tappa alla Anne Frank Huis: "Fifties jazz", anche qui un po' moscietto ma già più accettabile trio jazz con pezzi carini, ma se uno va a cena da mia madre in una ordinaria sera senti della musica jazz più accattivante.
Si doveva finire in bellezza con una festa afro-brasilian al De Burcht ma non so per quale strano errore degli organizzatori non c'era nulla, ci siamo infine spostati all'orto botanico dove c'era una sala in cui si ballava musica orribbbbbile (mi devo abituare al nord europa c'è della musica tremenda nei locali) stile unz unz e in un altro padiglione c'era un workshop di tango.
Impressioni finali: una serata piacevole in compagnia di amici in giro per Amsterdam in bicicletta alla scoperta di musei e posti importanti della città al solo costo di 15euro (bisogna aggiungerci un'entrata gratis entro il 31 dicembre in tutti i musei che aderivano all'evento). Insomma niente male!

sabato, novembre 04, 2006

n8 '06 amsterdam


Questo è quello che la città di Amsterdam organizza stasera per la settima volta di fila: il museumnacht.
40 musei e istituzioni sparse per la città apriranno le loro porte e organizzeranno "special events" dalle 19:00 fino alle 02:00 di mattino.Si potrebbe dire che è una specie di Notte bianca romana e parigina ma tutto questo proprio perchè siamo in Olanda, la patria dei mercanti, ha un costo che è di 15euro a persona, bisogna però calcolare che il biglietto include l'entrata in tutti i musei e in tutti i posti collegati alla programma, si può trovare musica, workshop, dj, dervisci, documentari, spettacoli e quant'altro e forse evita le file immense e il caos totale che si vede a Roma o a Parigi. In più il biglietto ti da la possibilità di entrare fino al 31 dicembre in uno dei musei di Amsterdam che partecipano all'evento. Ora siccome c'è la suocera ad Amsterdam, io e Andrea con gli amici amsterdamesi proviamo la nostra prima museumn8...e chi vivrà vedrà!!

Firenze, 4 novembre 1966



Io non ero nata e so veramente poco, ma mi ha sempre affascinato la storia dell'alluvione dell'Arno che sommerse la città di Firenze e che la riempì di fango. Più di duemila volontari, tra ragazzi italiani e non, giunsero nella città toscana, dalle foto si vedono questi giovani intenti ad aiutare la protezione civile e i vigili del fuoco, che si affrettano per salvare le opere, le tele e i manoscritti che fanno tuttora parte del patrimonio artistico italiano. Una scena del genere è stata anche ripresa in quel magnifico film di Marco Tullio Giordana che è "La meglio gioventù", quindi mi immagino che sia stato un momento tragico per l'Italia, ma ecco più di questi sporadici riferimenti non so, alla fine anche la mia mamma era piccolina, quindi non è che più di tanto può raccontare, noi siamo di Roma e forse neanche i miei nonni possono darmi molte testimonianze se non quello che vedevano dal telegiornale perciò bon, ma mi fa comunque impressione sapere che quarant'anni fa molti giovani come me si mobilitarono concretamente al salvataggio e al ripescaggio nella melma dei tesori italiani.

il mare a novembre


venerdì, novembre 03, 2006

Artisti quotati


NEW YORK - Un Pollock da record. Una tela dell'artista è stata venduta per 140 milioni di dollari (109 milioni di euro), la cifra più alta mai pagata per un dipinto.

Ma vi rendete conto? Lo voglio ioooooo, uffa! Non ho mai capito il mercato del mondo dell'arte ma mi sembra di capire che un giro di soldi ci sia anche lì, chissà come funziona, ci sono agenti o PR dell'arte che piazzano le tele o che costruiscono storie intorno all'artista per creare un pubblico, per quotarli come si dice in gergo. Mi affascinano sempre le storie di ritrovamenti o di improvvise apparizioni di opere di artisti famosi a livello mondiale, e poi tutta la caciara, scusatemi il termine romano, intorno all'opera e a come sia stata riconosciuta...mah, sembra come se le singole opere di artisti apprezzati (e non) vivano dell'avventure...