martedì, marzo 06, 2007

Cambiamenti: sarà che io odio crescere

Ci sono cose nella vita che io faccio fatica ad accettare.
Ci sono cambiamenti che il mio corpo, la mia mente, il mio Io tutto, fanno fatica a digerire, persone che non ci sono più, luoghi mai più frequentati, odori evaporati, indumenti che non usi più, ricordi che svaniscono piano piano, consuetudini legate a periodi della vita che una volta cresciuta abbandoni. Io mi oppongo con tutta me stessa a questi processi, ci sono alcune persone che non ne soffrono e crescono liberi da pippe mentali, io invece sono una conservatrice della materia, vorrei che tutto rimanesse immobile ma che fosse allo stesso tempo sempre libero.
Alla minima possibilità che qualcosa cambi io vado in crisi esistenziale, ci metto tanto ad ingranare nella nuova condizione, mi è difficile trovare i lati positivi se continuo a rimpiangere ciò che è passato.
So che nella mia vita molte cose sono già cambiate e tante ne cambieranno ancora, ma ciò non vuol dire, ahimè, che sarò e che sono pronta al cambiamento.
Ho 25 anni e mi sembra che troppo sia già accaduto, che basta così, che potremmo anche respirare un po', che ce lo meritiamo tutti e invece nuove prove, nuovi ostacoli, nuovi cambiamenti.
Per esempio, in famiglia, abbiamo una casa in campagna, in Umbria, ad Orvieto, Baschi più precisamente, è la casa dei ricordi, delle estati povere (mia mamma dice che ci stavamo i mesi estivi quando non avevamo i soldi per andare in vacanza ed eravamo già molto fortunati rispetto ad altri), insomma la casa delle vacanze, la casa delle pasque e dei natali, dei ritrovi fra amici, delle cose buone da mangiare, del relax e della calma, della riappacificazione interiore. Lì ho imparato ad andare in bici!
Adesso tutto questo è minacciato, da tempo ormai, da lotte intestine fra fratelli, dal dio denaro che manca un po' a tutti e dalla follia acuta di altri. Ok, l'ho esagerata un po' ma ora mi sento così e se non mi sfogo qui, dove mai?
Non voglio giudicare nessuno, ma a qualcuno prima o poi dovrò addossare la colpa se mai questa casa ("Casale delle pernici") non dovesse più essere patrimonio familiare. Mi conosco e so che non potrò mai accettare che l'ottusità delle persone, fra l'altro miei parenti, rovini tutto quello che Baschi significa per molte persone.
Al solo pensiero che quella casa vada ad altri, mi viene da piangere e mi si stringe il cuore, so che non bisognerebbe essere tanto attaccati alle cose materiali, ma è davvero piena zeppa di ricordi, di momenti felici ma anche tristi e mi dispiace dirlo ma non lo perdonerò mai.
Sarà un dolore grande, come quando ti lasci con qualcuno, e parlo di qualsiasi tipo di distacco.
E inizio a pensare: allora ci faccio la festa di compleanno di Lorenzo, ci organizzo un festone di addio, imbratto i muri così quelli che vengono dopo si fanno il mazzo per pulire, butto giù tutti i muri dalla rabbia, non parlo più alle persone che possono fare qualcosa per fermare tutto questo e invece se ne stanno lì a guardare per chissà quale freudiano motivo, la brucio, fotografo ogni minimo particolare, ci sto tutta l'estate per salutarla bene, etc.
Anzi se questa cosa orribile accadrà (speriamo mai, ma se deve essere almeno che sia più in là possibile) siete tutti invitati.
Spiace dire che spero tanto di vedervi in altre luoghi e per altre occasioni...

6 commenti:

zefirina ha detto...

non ti preoccupare che io e zio max ci batteremo strenuamente

lasposina ha detto...

eh, l'ho sentito ieri al telefono che urlava, povero zio, mi dispiace, ma non so cosa si potrebeb fare per fermare questo processo che sembra sempre di più irreversibile...

Anonimo ha detto...

Cara Sposina, non posso che essere solidale con te... che posto magico Baschi... ci ho passato anche io bei momenti, pensa che ci ho visto la prima stella cadente della mia vita.
Personalmente ritengo che sia un vero peccato (non voglio usare la parola follia...) abbandonare quel paradiso... ma come si può pensare di venderlo? o di non andarci più?
un abbraccio

lasposina ha detto...

ahi, che tristezza...ahi, che scempio, io spero sempre nella divina provvidenza...!

Anonimo ha detto...

@danielo: non posso credere che tu sia così... distratto da accorgerti delle stelle cadenti solo da giovanotto... E sei pure astrofisico! Mah... Di solito si dice che i geniacci abbiano la testa per aria, ma nel tuo caso... Ah già, dimenticavo un fattore fondamentale: dormiglione!!!!
@sposina: su! su! passato lo sfogo, bisogna darsi da fare, trovare soluzioni, negoziare, investire energie, tempo, qualche soldo, insomma ricorda il famoso "olio ostinato", e sei scorata ed accorata fatti una bruschetta!!!

Anonimo ha detto...

imparato molto