venerdì, agosto 31, 2007

Things, dingen, cose

Ogni tanto mi connetto al sito di Internazionale e leggo gli articoli più interessanti, non posso avere l'edizione cartacea così mi accontento di quella virtuale.
Oggi il blog di uno dei collaboratori dell'Internazionale, mi ha fatto riflettere su un argomento che mi tocca alquanto, il significato e il senso dell'accumulare cose et similia. Qui sotto ne ho riportato un frammento, ciò che dice è maledattamente vero e non nascondo che a volte non ci abbia pensato anche io.


Il peso totale delle cose, di Paul Graham, da Internazionale.it

"Quando compriamo qualcosa non pensiamo mai che dovremo portarcela dietro per molti anni o per tutta la vita. Il risultato è che viviamo circondati da oggetti inutili.[...] Un altro metodo per resistere alla tentazione di comprare è pensare a quanto vi costerà, nel complesso, il possesso di determinate cose. Il loro prezzo è solo l'inizio perché vi toccherà pensare a quelle cose per anni e, forse, per tutta la vita. Ogni oggetto che possedete vi toglie energia. Sono pochi quelli che la trasmettono e sono gli unici che valga la pena possedere. Ora ho smesso di accumulare cose. L'unica eccezione sono i libri, ma quelli sono più un fluido che un oggetto materiale. Se voglio spendere soldi per viziarmi in qualche modo, preferisco un servizio a una merce. Non lo dico perché ho raggiunto chissà quale distacco zen dalle cose materiali ma perché ho capito che sta accadendo qualcosa di epocale: la roba non vale più."

8 commenti:

ska ha detto...

E' molto vero, ci ho dovuto fare i conti anch'io con questa consapevolezza. Ho accumulato per ANNI oggetti inutili, ma inutili al 100%, sono la regina delle cose inutili e del kitsch: pipistrelli e fiori gonfiabili, pesci canterini, lampade improbabili....tutte cose che ora fanno bella mostra di sé (anche se tutto sommato mi mettono un po' di allegria) nella nuova casa, ma affstellati l'uno sull'altro, perché non ho la cultura del buttare via le cose anche se non riesco a trovargli una collocazione.
Su questa mia mania mi fece riflettere anni fa un mio caro amico tedesco, che è senza dubbio la persona più essenziale che conosca: è difficilissmo fargli un regalo, perché non ama gli oggetti fini a se stessi. Ora mi limito anch'io: e anch'io faccio un'eccezione per i libri, e anche per i film.
Sembra scontato dirlo, ma è un cancro dell'èra moderna e capitalista, questo. Lo si vede anche dalla facilità con cui ti regalano miriade di cose inutili che so, col fustino del detersivo, con conseguente prevalenza psicologica dell'oggetto regalato e inutile su quello acquistato ed essenziale. Basti solo vedere quanto le case di famiglie con bambini trabocchino di happy meal gadgets...

Anonimo ha detto...

Anch'io sono un tipo che accumula oggetti e roba di ogni tipo! Per rendere l'idea ti racconto cosa ho di stamattina! Verso le 9:30, non avendo di meglio da fare, ho deciso di mettere a posto l'armadietto del bagno!(..che poi tanto armadietto non è visto che è alto 1, 90 m ha 3 cassetti e tre ante!) beh sono riuscita buttare vie 4 buste del supermercato di roba vecchia! C'erano flaconi di creme, detersivi, profumi, campioncini di vario tipo, trucchi vecchi e quantaltro! ho trovato persino una confezione da due di bagnoschiuma badedas ancora incellofanata con il prezzo in lire sopra...un prodotto andato fuori produzione una decina di anni fa!? io sono così, accumulo per anni poi in un momento di raptus faccio piazza pulita, mi felicito con me stessa per essermene sbarazzata e dalla settimana dopo ricomincio ad accumulare!?

zefirina ha detto...

come era quella frase di fight club: le cose che possiedi finiscono col possederti, io sono posseduta ahimè, anche se sto cercando di contenermi....

lasposina ha detto...

Ciao skakkina!!!Il tuo amico tedesco è un mito, anche io odio i regali inutili, preferirei non ricevere nulla.

Valeee, anche io e mamma ogni tanto dovevamo fare pulizia! Con tutti quei campioncini che regalano ogni volta che uno va a comprare (da brave sprecone!)shampoo et similia...Mamma è arrivata a comprare prodotti simili ma di varie marche con differenze talmente minime che forse cambia solo il colore della confezione!!! Cmq fortunamente non ho la sindrome delle borse, al massimo me le regalano e nemmeno quella degli stivali come Miki...

zefirina ha detto...

e invece ora che non si può portare niente nel bagaglio a mano i campioncini servono

Anonimo ha detto...

a proposito, sono reduce da un'avventura polverosa nella rimessa della casa di campagna. Ci sono circa... diciamo... tre scatoloni molto grandi di bambole e peluche.
Sarebbe facile, per quelle come per altre cose, farsi prendere dal raptus e buttare via tutto in una volta, mentre io sono contrario: lo smaltimento deve essere riflessivo, deve dare tempo di salutare gli oggetti ed i ricordi a loro collegati, deve permettere la selezione, deve essere anche un'occasione di apprendimento nonchè un'esperienza deterrente per il futuro. Insomma, in effetti, anche una tortura cinese... Chissà che la prossima volta che vi viene in mente di comprare oggetti inutili, non ci pensiate due volte!
Vi aspetto, eh eh eh...

lasposina ha detto...

Aò, massimì, ma saranno mica mie quelle bambole e quei peluche? E in quanto a spendere se sono mie, in quel caso io ricevevo...! Aspetta che torno a RM, ci sono delle bambole che ancora mi ricordo quando ci giocavo, aspiè che sono mi viene una nostalgia fortissima dell'infanzia e poi come si fa? Cmq forse torno dal 12 al 21 ottobre, va bene per aiutare nella vendemmia? troppo tardi o troppo presto? Baci, pupa.

Anonimo ha detto...

Questo video (http://it.youtube.com/watch?v=SqS4QjYUQQs) propone una raccolta di oggetti inutili, chissà se la proposta è seria...

Ciao!

P.S.Anch'io sto leggendo Q ;)