venerdì, ottobre 27, 2006

engagement ring

Proprio Lunedì scorso io e le amichette (che facevano da delegazione del nutrito gruppo di amici di Roma, ora sparsi in giro per l'Europa e con tesi di laurea e dottorato in vista, traslochi e chi ne ha più ne metta...) si parlava al mercato dei fiori di Amsterdam, di regali e delle attenzioni o meglio galanterie che abbiamo ricevuto dagli uomini. In particolare io mi lamentavo del fatto di non avere ricevuto un anello di fidanzamento (sono già sposata, quindi diciamo che sarebbe un po' tardi...) oppure di regali per la nascita del primo figlio (sembra che si usino e io non ne ho ricevuto nessuno, sì, ho già un figlio di 4anni...), oppure di cene o cinema offerti dal rappresentante del "sesso forte", insomma chi è donna ha capito...Non vorrei dare un immagine di me sbagliata, il problema posto da noi tre non era il fatto in se per sè di non ricevere questo genere di cose ma il fatto di non riceverle perchè fatte in un determinato modo. Cioè non siamo con la puzza sotto al naso, non ce la tiriamo eccessivamente (insomma un minimo di considerazione personale ma niente di più), non ci atteggiamo a borghesi del cacchio, etc. Le nostre mamme ci hanno inculcato il senso dell'indipendenza, sempre con il portafoglio con qualche banconota non si sa mai che ti dovesse succedere, motorino proprio, patente e macchina tua, perchè bisogna essere indipendenti, in caso riaccompagni tu tutta la comitiva e fai le 5 di mattina ma almeno sei libera, generosità a manciate, ma i debiti non si fanno mai casomai anticipi per tutti e ci rimetti tu. Cose di questo genere, preferisco essere così, è ovvio, ma certo se c'avessero insegnato robe del tipo: si esce con una borsetta minimale con le chiavi di casa soltanto, nei locali entri gratis e ti offrono pure da bere, ti fai venire a prendere sotto casa (devo dire la verità verso il mio maritozzo, di questo ne ho usufruito abbastanza quando non uscivo con il mio motorino, perchè se prendo la macchina io uccido qualcuno, è un problema di sicurezza pubblica...) oppure civetti un po' o fai la poverella bisognosa, che ne so magari noi si era meno lamentose.
Il succo della discussione era che siccome abbiamo avuto questo tipo di educazione poco civettuola, ad un uomo manco gli passa per l'anticamera del cervello di offrirci la cena. E' tutta una questione di impostazione...ti vedono emancipata, libera, che non hai bisogno della loro protezione, forte, indipendente, giovane e tranquilla e ti puoi pure scordare l'anello, etc.
Insomma non so se voglio finire come mia nonna che da divorziata ogni anniversario di matrimonio si regalava un gioiello, ok l'emancipazione femminile, ma cacchio vi pare a voi che il mio equivalente di anello di fidanzamento deve essere l'anello dei miei 18anni sì stupendo regalatomi da quella santa donna di mia madre? (se state pensando che mio padre abbia contribuito, ahahahahaha, vi sbagliate di grosso, sono divorziati e solo la mamma mi riempie di attenzioni e coccole, anche su questo argomento padreimportantefiguramaschilenonsifilalafiglia potrei scrivere un panegirico...).
Un'altra considerazione, il mio Lui tanto per farmi sentire una iena, mi dice che essendo povero e giovane e lo sapevo e me lo sono sposato lo stesso, non si può permettere di spendere soldi che non ha... Ieri ha detto che lui è il razionale e pratico fra noi due e io quella romanticona, allora io gli ho risposto che se poi la romanticona lo tradiva con il primo che passava di non offendersi...insomma è solo amore, no?
Dopo tutto stò parlare l'unica cosa che mi viene in mente e che mi riempie di orgoglio tipicamente femminile ma che mi sa di contentino è che nessuno mi potrà mai dire che l'ho sposato per interesse ma solo per amore...

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma ti ha fatto altri regali e manca solo all'appello l'anello di fidanzamento?.... scusa sai, ma io non sono per l'indipendenza ad oltranza, ma sono per la condivisione della libertà (chi paga, paga!). E poi non do tutta questa importanza all'anello di fidanzamento. Anzi, non mi piace nemmeno la parola "fidanzamento". Un regalo è sempre gradito, se fatto con il giusto sentimento, può essere un anello, ma anche un maglione, un pupazzo, una cosa qualsiasi che abbia un significato particolare. Sai, di questo argomento ne parlavo con un collega proprio qualche giorno fa. Per questo mi ha colpito. Bacioni da Cinzia

lasposina ha detto...

ma anfatti, è così!
il senso è che se vogliamo possiamo dargli un
significato convenzionale altrimenti uno può dimostrare il proprio affetto in tantissimi modi che prescindono dal regalo materiale, no?
a me sarebbe bastato anche uno di plastica...e poi è vero siamo giovani e queste cose classiche ci sembrano pure ridicole!! era solo un pretesto per dire che basta veramente il pensiero...alla fin fine anello o no, ci vogliamo bene e questo è l'importante...però in effetti noto da parte sua una sorta di disattenzione, ma sai come è lui è uno scienziato...

Anonimo ha detto...

Ciao!Bentornata! Ringraziamenti alle rappresentanti degli amici romani per aver svolto degnamente il loro ruolo di rappresentanza! ^_^

Eh, direi che la questione è molto interessante... e attuale anche per me, ma io ho il problema contrario: non so come impedire al mio ragazzo di pagare sempre lui e farmi regali magari anche un pò costosi quando a me davvero basterebbe solo il pensiero!^^
Su cose come il cinema e la pizza ci sono riuscita a instaurare il sistema "alla romana" (cioè a mezzi) ma per il resto... finisce che faccio io la parte di quella che non sa ricevere, o apprezzare il suo desiderio di esprimere praticamente il suo affetto!
Ma dico?! >_<

Quindi chissà forse è una questione di abitudine, età (il mio lui è un pò più grande di me), educazione... chissà! Ma la verità è che il mondo è bello anche perchè vario, si dice, no? ^___^

zefirina ha detto...

sposina ti devo tirare le orecchie, un ragazzo/uomo come andrea non si trova in giro, asseconda i tuoi capricci, è un bravo papà, sa cucinare, pulisce la casa quando tu non ne hai voglia, non disdegna il bricolage, ti ha scarrozzato con motorino e macchina, dato che tu specialmente la seconda non la vuoi proprio guidare!!!!! è pure un bel ragazzo, hai avuto un cu... incredibile e basta non mi toccate mio genero!!!!
tu volevi una cosa del tipo colazione da tiffany romanticona che non sei altro

Anonimo ha detto...

Che strano effetto vedere le nostre conversazioni riportate sul blog e comentate da altri non presenti quel giorno!Ebbene si..io sono una rappresentante della delegazione romana...ed anch'io sempre stata indipendente!da quando ho 16 anni giro con il motorino ora a 25 ho uno scooterone!)a tutte le ore del giorno e della notte per non essere di peso a nessuno ed anzi a volte mi attraverso la città per accompagnare qualcuno..uomo o donna che sia!Al ristorante ho sempre pagato la mia parte..anche perchè nessuno si è mai offerto di pagarla per me!?Sarà colpa mia?!

Anonimo ha detto...

insomma, sposina, se vuoi un mio amico sta organizzando un corso "Come reimparare a fare le gatte morte", visto il gran numero di donne indipendenti spaesate dall'autonomia e dall'autodeterminazione

zefirina ha detto...

gatte morte naaaaaaaaaaa io odiooooo le gatte morte che mi si prendono tutti gli uomini disponibili e vagamente decenti in giro!!! come dice carrie ci sarà pure un uomo che ci maerà per quello che siamo

lasposina ha detto...

cara mamma, la bibbia carrie bradshaw ha sempre ragione, e zio io la gatta morta se voglio la posso pure fare ma non mi va, scusa eh, poi non sono spaesata dall'autodeterminazione ma sono solo infastidita dall'assenza di simboli materialistici o cosa sulle mie mani...!!!

lasposina ha detto...

cara mamma, la bibbia carrie bradshaw ha sempre ragione, e zio io la gatta morta se voglio la posso pure fare ma non mi va, scusa eh, poi non sono spaesata dall'autodeterminazione ma sono solo infastidita dall'assenza di simboli materialistici o cosa sulle mie mani...!!!