venerdì, ottobre 06, 2006

a volte arrivano...

a volte invece che tornare, si arriva...
eccomi, qui. Sono giunta per la prima volta nel lido accogliente (voglio essere speranzosa!) e infinito del blog. Il mio. E dire che io di diari fatti di righe e di pagine di carta ne ho tantissimi, sparsi in ogni angolo della casa, dentro scatole colorate, nei cassetti delle cianfrusaglie che non si ha mai il coraggio di buttare. Alcuni sono diari veri e propri con i giorni dell'anno e le settimane che scandiscono il flusso delle parole, alcune sono quelle che si chiamano agende (a volte frutto di regali di natale, altre fregate ai tuoi genitori/nonni che ne hanno tremila...) ma che tu decidi di usare per raccogliere idee e fatti intimi e personali. Altri sono quaderni dalle copertine significative che mi hanno regalato o che ho comprato io e che poi ho deciso di utilizzare così. Poi c'è la mitica moleskine, quella di Hemingway per dirne uno, che tanto tempo fa era la mia preferita. Per chi non la conoscesse e credo e spero siano in pochi, ha la copertina nera ed è piccola (c'è anche un modello grande ma sono sicura che Hemingway preferisse il formato tascabile...), un elastico per chiudere il tutto, una taschina interna dove mettere fogli e biglietti importanti. Perchè la moleskine è la compagna di viaggio per eccellenza, è il passaporto senza il quale non puoi partire, è il salvacondotto per l'avventura diaresca. sta lì nera sulla scrivania e tu pensi, cacchio non è che mi serve l'antimalarica?
Comunque ogni tanto penso che quando un giorno lontano ma molto lontano, morirò, ci metteranno anni a trovarli tutti stì diari. Auguri a chi avrà l'arduo compito. Senza contare che al solo pensiero che qualcuno trovi i miei diari e poi li legga, perchè è inevitabile, mi sento morire di vergogna...da qui l'idea di spargerli un po' ovunque.
Inizio a pensare ma non è che qualcuno si offende? non è che uscirà un'idea di me stessa direi un po' schizofrenica? Nei diari butti giù ogni pensiero, ogni parola, anche quella più terribile, magari basta averla scritta e poi non la senti più tua. mah! ecco perchè non mi decidevo a fare il blog. Tutti a dirmi:"Ma perchè non fai un blog tuo?".
E io a rimuginare. Perchè diciamoci la verità, qui non hai scampo, sei ad uso e consumo di tutti, per tua scelta non mi fraintedete...Ma ora ci sono e the show must go on.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ah che bello... non vedevo l'ora di impicciarmi...